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Media tra condizioni buone ed eccellenti
Presentata al Salone di Ginevra del 1961, la Jaguar E-Type non fu semplicemente una nuova automobile, ma un evento che scosse l'intero settore. Il suo design, universalmente acclamato e definito da Enzo Ferrari "la più bella automobile mai costruita", combinava una grazia aerodinamica con una presenza aggressiva che lasciò la concorrenza obsoleta da un giorno all'altro. Oltre all'estetica, la E-Type offriva prestazioni da supercar a un prezzo notevolmente inferiore rispetto alle rivali italiane, rendendola un'icona istantanea degli anni Sessanta e un simbolo di raffinatezza e velocità.
Il cuore della Serie 1 è il leggendario motore XK a sei cilindri in linea da 3.8 litri, un'unità collaudata e derivata direttamente dai propulsori che avevano garantito a Jaguar il successo a Le Mans. Con i suoi tre carburatori SU, erogava 265 cavalli, una potenza sufficiente a spingere l'auto a una velocità massima di circa 240 km/h, un traguardo eccezionale per un'auto di serie dell'epoca. Questo motore era abbinato a un cambio manuale a quattro marce Moss, una trasmissione robusta ma nota per il suo caratteristico funzionamento e per l'assenza di sincronizzatore sulla prima marcia, un dettaglio che richiede una certa abilità nella guida e che oggi definisce l'esperienza pura dei primi modelli.
La costruzione della E-Type era altrettanto innovativa. Invece di un tradizionale telaio a longheroni, utilizzava una monoscocca centrale saldata, alla quale era imbullonato un telaietto ausiliario anteriore per sostenere motore e sospensioni. Questa struttura, ispirata all'aeronautica e alla D-Type da competizione, garantiva una notevole rigidità torsionale e un peso contenuto. Le sospensioni a quattro ruote indipendenti, con un sofisticato schema al posteriore, assicuravano una tenuta di strada e un comfort superiori alla media del tempo, stabilendo nuovi standard per le auto sportive.
Prodotta dal 1961 all'ottobre del 1964, la Serie 1 3.8 era disponibile in due varianti principali: la coupé a due posti (Fixed Head Coupé o FHC) e la spider (Open Two Seater o OTS). I primissimi esemplari prodotti sono oggi i più rari e ricercati dai collezionisti, distinguibili per dettagli unici come i pavimenti piatti ("flat floors") e i ganci di chiusura del cofano esterni, caratteristiche che furono modificate dopo pochi mesi di produzione per migliorare la praticità.
Nel mercato del collezionismo, la Jaguar E-Type Serie 1 3.8 è considerata un investimento di prim'ordine. I puristi la preferiscono spesso alla successiva versione 4.2 per il suo carattere più grintoso e per la fedeltà al concetto originale. Le versioni OTS spuntano generalmente quotazioni superiori rispetto alle FHC, mentre gli esemplari "flat floor" o con ganci esterni rappresentano il vertice della desiderabilità, raggiungendo valori eccezionali nelle aste internazionali. Possedere una 3.8 Serie 1 non significa solo possedere un pezzo di storia dell'ingegneria, ma un'opera d'arte senza tempo la cui influenza sul design automobilistico è ancora oggi tangibile.
Quando si valuta una E-Type Serie 1 3.8, la priorità assoluta è la scocca. Ispezionate meticolosamente la ruggine nei punti critici: longheroni, pianali (specialmente sotto i sedili), paratie e attacchi delle sospensioni. Un restauro della carrozzeria è economicamente proibitivo, quindi una base sana è fondamentale.
Verificate sempre la corrispondenza dei numeri (matching numbers) tra telaio, motore, testata e targhetta identificativa. Un certificato del Jaguar Heritage Trust è la prova definitiva e aumenta significativamente il valore. I primi esemplari del 1961 con "pianali piatti" e ganci esterni per il cofano sono i più ricercati dai collezionisti, ma anche i modelli successivi con vano piedi più profondo sono eccezionali.
Meccanicamente, il motore XK 3.8 è robusto. A caldo, la pressione dell'olio deve essere buona; fumo azzurro allo scarico indica usura. Il cambio Moss, non sincronizzato in prima marcia, richiede una certa abilità ma è parte del fascino; assicuratevi che non "salti" fuori dalle marce. I freni, sebbene avanzati per l'epoca, necessitano di una manutenzione scrupolosa.
Internamente, controllate l'originalità della console centrale in alluminio puntinato e dei sedili a guscio, elementi distintivi di questo modello.
Come investimento, una E-Type 3.8 coupé o roadster con storia documentata e alta originalità è un "blue chip" del collezionismo, un valore destinato a crescere nel tempo. Per il puro piacere di guida, un esemplare meccanicamente sano, anche se non perfetto esteticamente, offre un'esperienza sensoriale ineguagliabile, un collegamento diretto con l'epoca d'oro dell'automobilismo sportivo. Acquistate il miglior esemplare che il vostro budget consente: un restauro supererà sempre il suo valore finale. È un'icona di design e ingegneria, un acquisto che ripaga sia il cuore che il portafoglio.